Incomincia proprio così la storia di due vagabondi un po’ matti ma altrettanto pazzi. Sarà proprio questo il motivo che ci ha spinto ad evadere dalla routine “che prima o poi t’ammazza”, lo stesso per il quale i vestiti che portavamo addosso erano diventati fin troppo stretti “ soffocanti”. Sarà stato qualche lavaggio in lavatrice errato? e qualche scambio di colore finito male?!
Siamo anime in subbuglio, luce e buio, sole e luna messi insieme. Moriamo nella monotonia ed è per questo che siamo in continuo movimento, con un piede per terra e l’altro a spingere la valigia troppo piena che si chiude a mala pena . Siamo questi, viviamo di viaggi della speranza perché, diciamocelo, siamo alla ricerca di essa, di posti nel mondo su misura per noi , di un piccolo ritaglio di terra che ci porti emozioni, che ci faccia sentire vivi ogni giorno. Abbiamo bisogno di qualcosa che ci alimenti, siamo fuoco che brucia: ambizioni, sogni ed avventure . Ovunque , che sia dall’altra parte del mondo o a pochi passi da noi .Siamo pronti a scavalcare le più ripide montagne, percorrere sentieri dispersi , nuotare oltre oceano, osservare la fauna esotica, ed ammirare le stelle in un isola sperduta. Nulla ci spaventa , tutto ci affascina.
Il nostro primo “viaggio alla ricerca della speranza” sei tu mia bella Toscana
le radici sono importanti, nella vita di un uomo, ma noi uomini abbiamo le gambe, non le radici, e le gambe sono fatte per andare altrove
(Pino Cacucci)
Vainnanti in fuga 