Cara, Italia

Napoli, 20 marzo 2020

Scrivo da Napoli, molti si chiederanno ma come Napoli? Non eri in Toscana ?

Eh be’ si, eravamo riusciti finalmente a realizzarci un po’, non vedevamo un barlume di luce da tempo e sbattendoci un po’ qua è un po’ la eravamo riusciti ad arrivare in Toscana.
A mio parere , uno tra i posti d’ Italia più belli ed affascinanti , per chi come me è alla ricerca di un posto tranquillo, uno di quei posti che è in grado di donarti serenità e sa farti sentire vivo, dove l’aria pulita non manca mai e fare lunghe passeggiate significa immergersi a stretto contatto con la natura.
Fa parte di quei luoghi che non scordi mai per le sensazioni, emozioni e momenti che sa darti. Per non parlare della storia, tradizione e cultura alle spalle , regione di cibo e di vino. Direi un incastro perfetto che all’orecchio suona armonico.

Purtroppo oggi mi trovo qui a Napoli, lontana da casa mia “Sicilia bedda” e non troppo dalla Toscana terra mia ispiratrice. Per la notizia assordante di questo periodo:

Il Coronavirus, che in poco tempo è riuscito a mettere in ginocchio tutta Italia.
Questo nemico comune ci ha preso alla sprovvista, nel momento meno opportuno è entrato nelle nostre vite e le ha capovolte , stravolgendo la nostra quotidianità.

Ha reso impossibile ogni nostro gesto più comune, ci ha tolto la libertà di una passeggiata al parco, di andare a lavorare, di poter viaggiare. Ci sta proibendo dei nostri affetti e dei nostri cari affianco a noi e nei peggiori dei casi c’è lì ha strappati di mano e continua a farlo.

Costretti ad andarcene. Per via dell’emergenza in tutta Italia il settore ristorativo ha dismesso la funzionalità, appunto per evitare l’afflusso di massa e limitare i contagi ( Settore che ricopre la nostra professione redditizia)

Detto questo, nell’ albergo dove alloggiavamo non potevamo più stare per l’equivalente motivo e in più in caso di estrema emergenza qualora tutti gli ospedali assistessero ad un sopra affollamento, il plesso sarebbe servito ad uso sanitario.

Quindi come l’ennesima volta (avrò perso il conto) carichiamo la roba in auto- Brigida- e ci rimettiamo in viaggio, diretti dal luogo in cui vi scrivo. Dove stiamo affrontando una lunga ed interminabile quarantena chiusi in casa.

L’ Italia, intesa non come stato di cui ai vertici i poteri superiori, ma l’Italia come noi gente comune che la rappresenta e che ne fa parte deve essere più unita che mai in questo momento delicato. Stop alle guerre, ai conflitti di potere, alla rabbia e all’odio profuso per i nostri simili.
#iorestoacasa questo è il motto e la consapevolezza da apprendere ogni giorno.

Invito coloro che questo concetto sembra ancora non essere ben chiaro, tutti quelli che ad oggi si trattengo a lungo senza nessuna vera necessità all’aperto esponendosi ed esponendoci a rischi, che nessuno è immune a questo nemico.
Li invito a fermarsi pochi istanti e a riflettere sulla situazione, che qui c’è in gioco il nostro paese, la nostra vita e la nostra gente.

Svegliamoci Italia!

Una volta finito tutto, questo periodo non dovrà essere solo un ricordo sbiadito ma la testimonianza vivente che la nostra terra è composta da persone, vorrei che una volta svegliati da questo brutto incubo, ci guardassimo allo specchio un po’ come se fosse la prima volta, dritto negli occhi, face to face e che ci guardassimo intorno. Solo allora capiremo di non essere soli, l’importanza di un abbraccio, di un saluto o di un bacio.
Nei momenti tristi, quelli dove sembrava caderti il mondo addosso, cosa ti è mancato di più al mondo? Beh le cose semplici.
Daremo importanza hai gesti spontanei, senza darli mai per scontati.
Apriremo le finestra di casa nostra e finalmente guarderemo quello che ci sta intorno, il nostro paese, ci accorgeremo con occhi diversi quello che abbiamo avuto tra le mani che come ciechi ,ci siamo persi. L’abbiamo sopravalutato, non ci siamo accorti di quello che la nostra terra stava offrendo, e come sciocchi gli abbiamo voltato le spalle in cerca di altre finestra da guardare.
Cara terra mia

Ho voglia più che mai del mio paesaggio mozzafiato intitolato Italia.

A presto!


6 risposte a "Cara, Italia"

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